Dopo circa 30 minuti di cammino tra piante di mirto e lentisco, in prossimità del rivo Larito e del bivio con via Cafariello, sulla sinistra comincia l’antico sentiero che condurrà sino all’inizio dei quasi 700 gradini che conducono fino alla spiaggetta. All’inizio della discesa si possono ammirare gli scogli dei Galli e gli scogli d’Isca e Vetara.
L’escursione continua con la chiesetta di S. Pietro sita sull’altura occidentale mentre dalla parte opposta si staglia l’antica torre difensiva di Crapolla, fatta costruire nel periodo vicereale per fronteggiare gli assalti dei saraceni.
La passeggiata ha termine nel caratteristico borgo marinaro, luogo in cui si notano svariati resti di costruzioni romane, come le cisterne per la raccolta delle acque piovane. Il fiordo è ancora utilizzato da molti pescatori di Torca come base di partenza e di ricovero per le uscite in mare.
La storia vuole che Crapolla fosse stata abbandonata dai romani nei primi secoli dell’era cristiana per poi tornare a rivestire un ruolo importante, grazie alla costruzione di un’imponente abbazia, il Monastero dei Benedettini Neri, all’inizio dell’anno mille, che nel corso dei secoli divenne possedimento di vari ordini monastici.