Una giornata a Sorrento

Villa Fiorella

20 Luglio 2020

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Sorrento, la terra delle sirene decantata dai poeti e celebrata nelle canzoni, è posta su una terrazza tufacea sul Golfo di Napoli.
I suoi scorci mozzafiato, le marine, i giardini e gli agrumeti, il suggestivo centro storico con negozietti e botteghe artigiane, l’architettura storica e religiosa, l’antica tradizione della tarsia e dei merletti affascinano ogni anno visitatori da tutto il mondo.
I maggiori punti di interesse sono:

Piazza Tasso

Attraversata dal vivacissimo Corso Italia, Piazza Tasso è la piazza principale di Sorrento.
Intitolata a Torquato Tasso, al quale è dedicato anche un monumento dello scultore Gennaro Calì, la piazza è ornata dalla statua di Sant’Antonino Abate, patrono della città.
La piazza è circondata dalla casa Correale, dalla chiesa di Santa Maria del Carmine con la sua ricca facciata barocca e, lungo il lato nord, da una terrazza che si affaccia su una stretta gola tufacea attraversata da una stradina che conduce alla Marina Piccola.

Il Vallone dei Mulini

Il vallone ha origine dalla più violenta eruzione della storia dei Campi Flegrei e ai successivi processi di erosione ad opera delle acque che incisero progressivamente il basamento tufaceo.

Il Vallone deve il suo nome alla presenza di un mulino, la cui costruzione fu commissionata nel XVII secolo dalla famiglia Correale. Il mulino, i cui ruderi sono ancora visibili, fu utilizzato fino ai primi del ‘900 per macinare il grano. Testimonianze storico-artistiche raccontano inoltre la presenza al suo interno di una segheria e di un lavatoio pubblico. Il riempimento della parte terminale del vallone con il conseguente isolamento dell’area dal mare, causò un brusco innalzamento del tasso di umidità che rese invivibile l’area. Il particolare microclima favorì invece, lo sviluppo di una rigogliosa vegetazione erbacea ed arborea.

Museo Correale

Il Museo ha sede nella residenza settecentesca dei Correale, conti di Terranova, donata dai fratelli Correale alla città di Sorrento insieme alle collezioni familiari di arte pittorica e decorativa per farne un museo aperto al pubblico.

Inaugurato nel 1924, il Museo si articola su 3 piani con 24 sale in cui sono esposti reperti greci, romani e medioevali, arredi del XVII e XVIII secolo, porcellane e maioliche di Capodimonte e di altre manifatture, vetri veneziani, cristalli di Boemia, pastori napoletani del ‘700 ed orologi.

Di rilievo, la collezione di mobili e oggetti dell’artigianato locale della tarsia, il nucleo dei dipinti napoletani e stranieri (XVII-XVIII secolo) e quelli dei paesaggisti della cosiddetta “Scuola di Posillipo” ed alcune edizioni delle opere di Torquato Tasso.

Da non perdere anche la biblioteca, il giardino che circonda il palazzo e la terrazza-belvedere a picco sul golfo di Napoli.

Villa Comunale

Dalla Villa Comunale è possibile godere di un panorama mozzafiato. Situata a due passi da Piazza Tasso, offre la possibilità, esclusiva di raggiungere Marina piccola tramite un comodo ascensore.

Chiesa di San Francesco

A pochi metri dalla Villa Comunale di Sorrento, sorge il complesso conventuale di San Francesco d’Assisi formato dalla chiesa, dal chiostro e dal monastero.

Nel XIV secolo i frati francescani fecero erigere, sul sito dell’antico oratorio fondato da Sant’Antonino, una chiesa in seguito modificata in stile barocco.

La chiesa di San Francesco, eretta nel XIV secolo e rimaneggiata agli inizi del XVIII secolo, conserva l’architettura di quell’epoca ad eccezione della facciata in marmo bianco risalente al 1926 e della porta intarsiata del Cinquecento. L’interno ad unica navata con ricche decorazioni in stucco conserva una statua lignea seicentesca di San Francesco e, sull’altare maggiore, la tela con San Francesco che riceve le stimmate (1735) di Antonio Gamba.

Vicino alla chiesa sorge il monastero benedettino fondato nel VII secolo e ceduto ai frati Conventuali nel XIV secolo che ancora oggi ne abitano una parte.

Tappa obbligata è il trecentesco Chiostro di San Francesco. A differenza della chiesa, con la sua struttura ad archi, ha mantenuto l’originaria architettura del 300 nonostante la fusione armoniosa di stili diversi dovuta ai restauri delle varie epoche.

Basilica di Sant'Antonino

Sant’Antonino, al quale è dedicata la basilica nell’omonima piazza, è “Patrono, Avvocato e Padre” di Sorrento e della penisola Sorrentina. Nei secoli la chiesa fu oggetto di restauri e rimaneggiamenti che concorsero a conferirle l’attuale veste barocca. L’interno è articolato in tre navate divise da dodici colonne, in parte provenienti dalle ville di epoca romana. Il soffitto della navata centrale è decorato con tre tele di Giambattista Lama. Dalle navate laterali si scende nella Cripta con volta poggiante su otto colonne di spoglio. Al centro dell’ipogeo vi è l’altare su cui si trova la statua di Sant’Antonino. Sotto l’altare sono conservate le spoglie del Santo patrono.

Duomo di Sorrento

Riedificata nel XV secolo in stile romanico su un antico luogo di culto, la cattedrale è stata oggetto di vari interventi di restauro, fino al rifacimento della facciata nel 1924.

L’unico elemento originario è il portale marmoreo laterale che mostra nell’architrave gli stemmi di Sisto IV, della casa d’Aragona e dell’Arcivescovo De Angelis.

L’interno a croce latina e tre navate, in stile barocco, vanta di opere di grande valore: tele barocche di Oronzo e Nicola Malinconio e di Giacomo del Po, la “Madonna col Bambino e i due San Giovanni” di Silvestro Buono. Di notevole importanza anche il coro ligneo nel presbiterio, esempio di tarsia sorrentina dei primi del Novecento, e l’organo che sovrasta il portale d’ingresso.

A pochi metri dal Duomo, sul Corso Italia, si affaccia il campanile a cinque piani. La parte basamentale e i primi tre piani risalgono, con molta probabilità all’XI secolo, la parte superiore con l’orologio in ceramica invece, sono stati realizzati nel Settecento.

Sedile Dominova

Edificata nel XIV secolo come Domus Novae (da cui Dominova), la piccola costruzione quadrata nel centro storico di Sorrento, è l’unica testimonianza in Campania degli antichi sedili nobiliari.
Il Sedile Dominova si presenta come una loggia ad arcate chiusa per due lati da balaustre mentre affreschi prospettici decorano le pareti degli altri due lati. Tra gli affreschi, vi è lo stemma di Sorrento circondato dagli angeli. La loggia è sormontata da una cupola seicentesca in maioliche verdi e gialle. Nella volta della cupola sono raffigurate le insegne araldiche delle famiglie nobili che facevano parte del Sedile. La saletta attigua alla loggia è dal 1895 sede della Società Operaia per il Mutuo Soccorso.

Marina Piccola e Marina Grande

Marina Grande è un pittoresco villaggio di pescatori reso celebre dal film con Vittorio De Sica e Sofia Loren “Pane, Amore, e …”. Il caratteristico borgo marinaro offre localini, ristoranti e stabilimenti balneari.

A Marina piccola è situato il porto, importante approdo di traghetti e aliscafi che collegano Sorrento con Capri, Ischia, Procida e Napoli.
Al lato del porto si trovano gli stabilimenti balneari che spesso, a causa delle ridotte dimensioni dell’arenile, sono realizzati su palafitte sull’acqua.